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Strudenti Disabili All'Università

 Introduzione
 Cap.1 Trenta anni di integrazione
 Cap. 2 La legislazione italiana in materia d’integrazione scolastica e culturale
 Cap. 3 L’accoglienza degli studenti disabili nell’Ateneo leccese
 Cap. 4 Percezione della disabilità nella popolazione universitaria leccese
 Cap. 5 Analisi dell’integrazione degli studenti disabili dell’Università di Lecce
 Cap. 6 Le voci di alcuni studenti universitari disabili frequentanti l’Ateneo di Lecce
 Conclusioni
 Appendice A - Lettera di presentazione inviata con il testo del questionario
 Appendice B - Il Questionario
 Appendice C - Le brevi interviste a studenti e docenti
 Appendice D - Schema interviste
 Ringraziamenti
 Bibliografia

3.4 Intervista alla dott.ssa Paola Martino (Responsabile del Centro per l’Integrazione)

Attraverso l’intervista alla dott.ssa Paola Martino, la quale si occupa della gestione e dell’organizzazione del servizio, si è potuto rilevare: l’organizzazione del Centro, i servizi offerti, la tipologia di studenti che usufruiscono di tale servizio, il rapporto con essi e i progetti a cui il Centro sta lavorando.

- Organizzazione del Centro
Il servizio ha predisposto un’anagrafe degli studenti disabili, la quale viene aggiornata anno per anno, “purtroppo con qualche ritardo (ci dice la Responsabile) perchè dipendiamo dalla Segreteria Studenti che deve prima terminare tutte le iscrizioni e poi ci fornisce i dati”. A questo ritardo, a mio avviso, bisognerebbe porre rimedio in quanto gli studenti disabili vengono avvisati dell’esistenza del servizio tramite una lettera, ovviamente tale lettera non può essere inviata se prima non si dispone dei dati. Lo studente disabile dunque, viene a conoscenza della possibilità di disporre di un aiuto ormai a metà dell’anno accademico, mentre ritengo che il periodo più delicato sia costituito dai primi mesi. Sarebbe auspicabile puntare all’accoglienza, d’altronde l’impatto con una realtà nuova non è semplice per nessuno studente. Per espletare i propri compiti, il Centro si avvale dell’aiuto di tre obiettori di coscienza, i quali sono assegnati dall’Ufficio Personale dell’Università. Alla domanda: “Gli obiettori sono sufficienti?”, l’intervistata risponde: “Dipende. Purtroppo è un lavoro caratterizzato da momenti più intensi ed altri di inattività. Quindi nei momenti più intensi tre sono pochi, però più o meno con tre si riesce a lavorare bene. Il periodo in cui c’è più attività è quello delle lezioni, perché gli obiettori devono riuscire a soddisfare le diverse richieste. Loro si occupano di accompagnare gli studenti disabili a lezione, di avere informazioni su appelli e testi, ecc”. La mia indagine ha richiesto dei contatti continui con il Centro per l’Integrazione, per cui negli ultimi mesi mi sono rivolta spesso a loro ed ho potuto notare che c’è molto lavoro da svolgere ogni giorno e che è svolto con tanto impegno dagli obiettori sotto la supervisione della Responsabile. Ognuno di loro segue assiduamente 2-3 studenti. Sono stata colpita positivamente dalla maniera cordiale con cui tutti coloro che lavorano in questo ufficio, si relazionano all’utenza. Il servizio funziona in base alle richieste che vengono avanzate dagli studenti disabili. Infatti l’intervistata, alla domanda: “Gli studenti disabili hanno la possibilità di rendere noti i loro problemi individualmente?” risponde: “Noi cerchiamo di instaurare un rapporto molto diretto con gli studenti. Nel momento in cui uno di loro ci contatta e chiede un appuntamento, il caso viene affrontato singolarmente e pianificato l’intervento”. Oltre agli obiettori, il Centro può fare affidamento su una rete di studenti volontari[27]. Si tratta di studenti universitari che al momento dell’iscrizione hanno dato la loro disponibilità ad aiutare i colleghi (ad esempio nel reperimento di appunti, informazioni). Quelli che hanno offerto la loro disponibilità nell’anno accademico 2000-01 sono stati circa mille, i quali sono stati invitati ad un incontro. All’incontro hanno partecipato in 150, e in quella sede è stato chiesto loro di compilare una scheda di disponibilità che il Centro attualmente utilizza. Lo strumento più efficace per far emergere il fabbisogno è costituito da un’adeguata informazione. A questo proposito la mia domanda è stata la seguente: “In che modo l’Università di Lecce ha fatto conoscere i propri servizi?”. La dott.ssa Martino ha risposto: “Appena è nato il servizio si è tenuta una conferenza stampa in cui sono state invitate tutte le associazioni del territorio che si occupano di disabilità. Sono stati oggetto di comunicati stampa anche la nascita del sito Internet e la Laurea della prima studentessa disabile. All’interno dell’Università è stato distribuito del materiale pubblicitario. È stata mandata una lettera a tutte le scuole Superiori di Lecce e provincia, perché da li possono arrivare i futuri iscritti all’Università. Inoltre si è chiesto a tutte le scuole di nominare un docente referente per far parte del Coordinamento per l’Integrazione Formativa, il quale si occupa di attuare delle iniziative per favorire il Diritto allo Studio degli studenti disabili”.

- I servizi offerti
È garantito un servizio di accompagnamento, per gli studenti che ne facciano richiesta, presso i diversi plessi dell’Università per raggiungere aule, biblioteche, segreterie ed altri servizi universitari. Gli studenti disabili residenti a Lecce possono usufruire di un servizio di trasporto dal proprio domicilio alla sede universitaria, quelli non residenti possono richiedere tale servizio in occasione di esami o colloqui con i docenti. Gli studenti non vedenti hanno a disposizione degli ausili informatici, che sono un computer dotato di sintesi vocale, uno scanner e il servizio di fotocopie ingrandite. Gli studenti non udenti hanno la possibilità di avere un interprete di Lingua dei Segni. “Uno studente di Ingegneria (racconta l’intervistata) nel primo semestre ha richiesto l’Interprete, ma successivamente si è reso conto di aver bisogno soprattutto di un sostegno nello studio, e noi abbiamo soddisfatto questa richiesta”. Quindi le ho chiesto: “In questi casi, da chi viene selezionato il personale? La dott.ssa Martino ha risposto: “Da me e dal prof. Santoro. Siccome sono piccoli numeri non viene fatto un bando, poche volte è stato fatto un contratto esterno”. Intervistatore: “Sono previste agevolazioni riguardo all’entità delle tasse e per l’assegnazione di borse di studio?”. Intervistata: “Si, sono previste. Per gli studenti con disabilità superiore al 66% c’è l’esonero totale alle tasse di iscrizione, si paga solo la tassa di Diritto allo studio, però questo dipende dall’Edisu e non dall’Università. Per le percentuali di disabilità fra il 33% e il 66% c’è un esonero parziale che aumenta con il grado di disabilità. Quest’anno sono stati riservati agli studenti disabili cinque borse di studio e cinque posti alloggio. Abbiamo proposto, per il prossimo anno, un allargamento di questa riserva ad almeno quindici posti, però è solo una proposta, ci tengo a sottolinearlo”. Oltre a studenti con disabilità evidenti, ci potrebbero essere studenti con comportamenti psicotici e a questo proposito ho chiesto se sono previsti degli interventi. La risposta è stata: “Abbiamo avuto un caso di uno studente che aveva problemi di adattamento; in quel caso abbiamo fatto degli incontri con la famiglia per inquadrare la situazione. Poi abbiamo cercato di creare intorno a questo studente una rete di protezione fra i suoi compagni di studio, in modo tale da aiutarlo ad integrarsi”.

- Gli studenti che si rivolgono al Centro per l’Integrazione
Gli studenti disabili che si sono rivolti al Centro per l’Integrazione sono circa 80 e sono prevalentemente disabili motori (Vedi Tab. N°3), le cui esigenze si evidenziano immediatamente di fronte a barriere architettoniche e a strutture non adeguate ad accoglierli.

Tab. N°3 - Studenti che si sono rivolti al centro
in base al tipo di disabilità
Uditiva 7
Motoria 39
Visiva 6
Altro 9


Problemi del linguaggio 1 Le richieste più frequenti da parte degli studenti sono quelle dell’accompagnamento a lezione e del reperimento di informazioni. Tutti coloro che lavorano nel Centro per l’Integrazione cercano di instaurare un “rapporto molto diretto” (così lo descrive la Responsabile) con gli studenti, grazie a questo interagire continuo, alcuni di loro hanno suggerito delle proposte per potenziare il servizio. Intervistatore: “Secondo lei, qual è l’atteggiamento degli studenti disabili nei confronti del Centro? Dott.ssa Martino: “Bisognerebbe chiederlo a loro. A me sembra che ci sia un buon rapporto, molto franco, per cui quando hanno dei problemi ce lo dicono, ….quello che vedo io è un rapporto abbastanza positivo”.

- I progetti
L’obiettivo principale, che l’Università di Lecce si propone, è quello di lavorare in stretto collegamento con le scuole per favorire le iscrizioni degli studenti all’Università, non solo le scuole medie superiori ma anche quelle inferiori, affinché ci sia un orientamento fin da subito. Intervistatore: “Avete altri progetti per il futuro?” La Responsabile risponde: “Sicuramente incrementeremo il lavoro con gli altri studenti universitari per rendere sempre più concreto il discorso dell’integrazione…..cioè lavorare molto sull’integrazione grazie a questa rete di studenti e ad altre iniziative. Una cosa di cui vorremmo cominciare ad occuparci è quella dell’inserimento lavorativo, oltre al lavoro routinario (trasporto, assistenza, accompagnamento) che va comunque potenziato”.

[24]Inizialmente veniva chiamato Centro di sostegno per studenti con disabilità.
[25]Gelli B., Relazione attività marzo 2000 – ottobre 2001: oltre il sostegno, l’accoglienza, Dattiloscritto.





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Prima Pubblicazione: 23 luglio 2003
Ultimo Aggiornamento: 09 Ottobre 2007
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