3.4 Intervista alla dott.ssa Paola Martino (Responsabile del Centro per l’Integrazione)
Attraverso l’intervista alla dott.ssa Paola Martino, la quale si occupa della gestione e dell’organizzazione del servizio, si è potuto rilevare: l’organizzazione del Centro, i servizi offerti, la tipologia di studenti che usufruiscono di tale servizio, il rapporto con essi e i progetti a cui il Centro sta lavorando.
- Organizzazione del Centro
Il servizio ha predisposto un’anagrafe degli studenti disabili, la quale
viene aggiornata anno per anno, “purtroppo con qualche ritardo (ci
dice la Responsabile) perchè dipendiamo dalla Segreteria Studenti che
deve prima terminare tutte le iscrizioni e poi ci fornisce i dati”.
A questo ritardo, a mio avviso, bisognerebbe porre rimedio in quanto gli
studenti disabili vengono avvisati dell’esistenza del servizio tramite una
lettera, ovviamente tale lettera non può essere inviata se prima non si
dispone dei dati. Lo studente disabile dunque, viene a conoscenza della
possibilità di disporre di un aiuto ormai a metà dell’anno accademico, mentre
ritengo che il periodo più delicato sia costituito dai primi mesi. Sarebbe
auspicabile puntare all’accoglienza, d’altronde l’impatto con una realtà
nuova non è semplice per nessuno studente. Per espletare i propri compiti,
il Centro si avvale dell’aiuto di tre obiettori di coscienza, i quali sono
assegnati dall’Ufficio Personale dell’Università. Alla domanda: “Gli obiettori
sono sufficienti?”, l’intervistata risponde: “Dipende. Purtroppo è un
lavoro caratterizzato da momenti più intensi ed altri di inattività. Quindi
nei momenti più intensi tre sono pochi, però più o meno con tre si riesce
a lavorare bene. Il periodo in cui c’è più attività è quello delle lezioni,
perché gli obiettori devono riuscire a soddisfare le diverse richieste.
Loro si occupano di accompagnare gli studenti disabili a lezione, di avere
informazioni su appelli e testi, ecc”. La mia indagine ha richiesto
dei contatti continui con il Centro per l’Integrazione, per cui negli ultimi
mesi mi sono rivolta spesso a loro ed ho potuto notare che c’è molto lavoro
da svolgere ogni giorno e che è svolto con tanto impegno dagli obiettori
sotto la supervisione della Responsabile. Ognuno di loro segue assiduamente
2-3 studenti. Sono stata colpita positivamente dalla maniera cordiale con
cui tutti coloro che lavorano in questo ufficio, si relazionano all’utenza.
Il servizio funziona in base alle richieste che vengono avanzate dagli studenti
disabili. Infatti l’intervistata, alla domanda: “Gli studenti disabili hanno
la possibilità di rendere noti i loro problemi individualmente?” risponde:
“Noi cerchiamo di instaurare un rapporto molto diretto con gli studenti.
Nel momento in cui uno di loro ci contatta e chiede un appuntamento, il
caso viene affrontato singolarmente e pianificato l’intervento”. Oltre
agli obiettori, il Centro può fare affidamento su una rete di studenti volontari[27].
Si tratta di studenti universitari che al momento dell’iscrizione hanno
dato la loro disponibilità ad aiutare i colleghi (ad esempio nel reperimento
di appunti, informazioni). Quelli che hanno offerto la loro disponibilità
nell’anno accademico 2000-01 sono stati circa mille, i quali sono stati
invitati ad un incontro. All’incontro hanno partecipato in 150, e in quella
sede è stato chiesto loro di compilare una scheda di disponibilità che il
Centro attualmente utilizza. Lo strumento più efficace per far emergere
il fabbisogno è costituito da un’adeguata informazione. A questo proposito
la mia domanda è stata la seguente: “In che modo l’Università di Lecce ha
fatto conoscere i propri servizi?”. La dott.ssa Martino ha risposto: “Appena
è nato il servizio si è tenuta una conferenza stampa in cui sono state invitate
tutte le associazioni del territorio che si occupano di disabilità. Sono
stati oggetto di comunicati stampa anche la nascita del sito Internet e
la Laurea della prima studentessa disabile. All’interno dell’Università
è stato distribuito del materiale pubblicitario. È stata mandata una lettera
a tutte le scuole Superiori di Lecce e provincia, perché da li possono arrivare
i futuri iscritti all’Università. Inoltre si è chiesto a tutte le scuole
di nominare un docente referente per far parte del Coordinamento per l’Integrazione
Formativa, il quale si occupa di attuare delle iniziative per favorire il
Diritto allo Studio degli studenti disabili”.
- I servizi offerti
È garantito un servizio di accompagnamento, per gli studenti che ne facciano
richiesta, presso i diversi plessi dell’Università per raggiungere aule,
biblioteche, segreterie ed altri servizi universitari. Gli studenti disabili
residenti a Lecce possono usufruire di un servizio di trasporto dal proprio
domicilio alla sede universitaria, quelli non residenti possono richiedere
tale servizio in occasione di esami o colloqui con i docenti. Gli studenti
non vedenti hanno a disposizione degli ausili informatici, che sono un computer
dotato di sintesi vocale, uno scanner e il servizio di fotocopie ingrandite.
Gli studenti non udenti hanno la possibilità di avere un interprete di Lingua
dei Segni. “Uno studente di Ingegneria (racconta l’intervistata)
nel primo semestre ha richiesto l’Interprete, ma successivamente si
è reso conto di aver bisogno soprattutto di un sostegno nello studio, e
noi abbiamo soddisfatto questa richiesta”. Quindi le ho chiesto: “In
questi casi, da chi viene selezionato il personale? La dott.ssa Martino
ha risposto: “Da me e dal prof. Santoro. Siccome sono piccoli numeri
non viene fatto un bando, poche volte è stato fatto un contratto esterno”.
Intervistatore: “Sono previste agevolazioni riguardo all’entità delle tasse
e per l’assegnazione di borse di studio?”. Intervistata: “Si, sono previste.
Per gli studenti con disabilità superiore al 66% c’è l’esonero totale alle
tasse di iscrizione, si paga solo la tassa di Diritto allo studio, però
questo dipende dall’Edisu e non dall’Università. Per le percentuali di disabilità
fra il 33% e il 66% c’è un esonero parziale che aumenta con il grado di
disabilità. Quest’anno sono stati riservati agli studenti disabili cinque
borse di studio e cinque posti alloggio. Abbiamo proposto, per il prossimo
anno, un allargamento di questa riserva ad almeno quindici posti, però è
solo una proposta, ci tengo a sottolinearlo”. Oltre a studenti con
disabilità evidenti, ci potrebbero essere studenti con comportamenti psicotici
e a questo proposito ho chiesto se sono previsti degli interventi. La risposta
è stata: “Abbiamo avuto un caso di uno studente che aveva problemi di
adattamento; in quel caso abbiamo fatto degli incontri con la famiglia per
inquadrare la situazione. Poi abbiamo cercato di creare intorno a questo
studente una rete di protezione fra i suoi compagni di studio, in modo tale
da aiutarlo ad integrarsi”.
- Gli studenti che si rivolgono al Centro per l’Integrazione
Gli studenti disabili che si sono rivolti al Centro per l’Integrazione sono
circa 80 e sono prevalentemente disabili motori (Vedi Tab. N°3), le cui
esigenze si evidenziano immediatamente di fronte a barriere architettoniche
e a strutture non adeguate ad accoglierli.
Tab. N°3 - Studenti che si sono rivolti al centro in base al tipo di disabilità |
Uditiva | 7 |
Motoria | 39 |
Visiva | 6 |
Altro | 9 |
Problemi del linguaggio 1
Le richieste più frequenti da parte
degli studenti sono quelle dell’accompagnamento a lezione e del reperimento
di informazioni. Tutti coloro che lavorano nel Centro per l’Integrazione
cercano di instaurare un “rapporto molto diretto” (così lo descrive
la Responsabile) con gli studenti, grazie a questo interagire continuo,
alcuni di loro hanno suggerito delle proposte per potenziare il servizio.
Intervistatore: “Secondo lei, qual è l’atteggiamento degli studenti disabili
nei confronti del Centro? Dott.ssa Martino: “Bisognerebbe chiederlo
a loro. A me sembra che ci sia un buon rapporto, molto franco, per cui quando
hanno dei problemi ce lo dicono, ….quello che vedo io è un rapporto abbastanza
positivo”.
- I progetti
L’obiettivo principale, che l’Università di Lecce si propone, è quello di
lavorare in stretto collegamento con le scuole per favorire le iscrizioni
degli studenti all’Università, non solo le scuole medie superiori ma anche
quelle inferiori, affinché ci sia un orientamento fin da subito. Intervistatore:
“Avete altri progetti per il futuro?” La Responsabile risponde: “Sicuramente
incrementeremo il lavoro con gli altri studenti universitari per rendere
sempre più concreto il discorso dell’integrazione…..cioè lavorare molto
sull’integrazione grazie a questa rete di studenti e ad altre iniziative.
Una cosa di cui vorremmo cominciare ad occuparci è quella dell’inserimento
lavorativo, oltre al lavoro routinario (trasporto, assistenza, accompagnamento)
che va comunque potenziato”.
[24]Inizialmente veniva chiamato Centro di sostegno per studenti con disabilità.
[25]Gelli B., Relazione attività marzo 2000 – ottobre 2001: oltre il sostegno, l’accoglienza, Dattiloscritto.
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