La dichiarazione di Salamanca:
conferenza mondiale sull'educazione
Riaffermando il diritto di tutti all'educazione, così come è stato
annunciato nella Dichiarazione Universale dei diritti dell'Uomo del 1948, e
rinnovando l'impegno preso dalla Comunità internazionale durante la Conferenza
mondiale sull'educazione per tutti del 1990, di garantire l'applicazione universale
di questo diritto, indipendentemente dalle sofferenze individuali
Ricordando le diverse dichiarazioni delle Nazioni Unite
che hanno condotto all'adozione nel 1993 delle regole delle Nazioni
Unite per offrire pari opportunità ai disabili, che esortano gli Stati
a garantire che l'educazione delle persone con deficit sia parte integrante
del sistema educativo,
Notando con soddisfazione la crescente partecipazione di
governi, di gruppi di sostegno, di gruppi comunitari e di associazioni
di genitori e in particolare di organizzazioni di persone disabili
agli impegni sostenuti per facilitare l'accesso all'educazione della
maggioranza delle persone che hanno esigenze speciali non ancora soddisfatte,
e considerando che la partecipazione attiva alla presente Conferenza
mondiale dei responsabili di alto livello di un considerevole numero
di governi, istituzioni specializzate e di organizzazioni intergovernative
è la prova di questo impegno,
1) Noi, rappresentanti di 92 governi e di 25 organizzazioni
internazionali alla Conferenza mondiale sull'educazione e le esigenze
speciali riunita a Salamanca (Spagna) dal 7 al 10 giugno 1994, riaffermiamo
con la presente il nostro impegno a favore dell'educazione per tutti,
consapevoli che è necessario ed urgente garantire l'educazione, nel
sistema educativo normale, dei bambini, dei giovani e degli adulti
che hanno esigenze educative speciali e approviamo il Piano di Azione
per l'educazione e le esigenze educative speciali, con la speranza
che lo spirito delle sue disposizioni ed esortazioni guidi i governi
e le organizzazioni.
2) Siamo convinti e proclamiamo che:
- l'educazione è un diritto fondamentale di ogni bambino che
deve avere la possibilità di acquisire e di mantenere un livello di
conoscenze accettabili,
- ogni bambino ha caratteristiche, interessi, predisposizioni
e necessità di apprendimento che gli sono propri,
- i sistemi educativi devono essere concepiti e i programmi
devono essere messi in pratica in modo da tenere conto di questa grande
diversità di caratteristiche e di bisogni,
- le persone che hanno esigenze educative speciali devono poter
accedere alle normali scuole che devono integrarli in un sistema pedagogico
centrato sul bambino, capace di soddisfare queste necessità,
- le scuole normali che assumono questo orientamento di integrazione
costituiscono il modo più efficace per combattere i comportamenti
discriminatori, creando delle comunità accoglienti, costruendo una
società di integrazione e raggiungendo l'obiettivo di un'educazione
per tutti, inoltre garantiscono efficacemente l'educazione della maggioranza
dei bambini, accrescono il profitto e, in fin dei conti, il rendimento
complessivo del sistema educativo.
3) Invitiamo ed esortiamo tutti i governi a:
- dare la priorità nelle politiche
e nei bilanci al miglioramento dei sistemi educativi al fine di poter
accogliere tutti i bambini, indipendentemente dalle differenze o difficoltà
individuali,
- adottare, come legge o politica, il principio dell'educazione
integrata, accogliendo tutti i bambini nelle scuole normali, a meno
che non si oppongano motivazioni di forza maggiore,
- mettere a punto progetti pilota e favorire scambi con i Paesi
in cui esistono già scuole di integrazione,
- stabilire meccanismi decentralizzati e di partecipazione
per la pianificazione, il controllo e la valutazione dei servizi creati
a favore di bambini e adulti con esigenze educative speciali,
- incoraggiare e facilitare la partecipazione dei genitori,
delle comunità e delle organizzazioni di disabili alla pianificazione
di misure prese per soddisfare le esigenze educative speciali e le
decisioni prese in materia,
- dedicare un impegno crescente sia alla messa a punto di strategie
che permettano di identificare rapidamente le necessità e di intervenire
senza ritardi, sia all'orientamento professionale dell'educazione
integrata,
- fare attenzione affinché, nel contesto di un cambiamento
di sistema, la formazione degli insegnanti, iniziale o durante l'incarico,
tratti delle esigenze educative speciali nelle scuole di integrazione.
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